lunedì 30 marzo 2015

BLACK POWER DAY: Cleopatra Jones

Questo mese si celebra il 50esimo anniversario della marcia di Selma, che vide protagonista Martin Luther King. Director's cult e i suoi amici blogger dedicano un Black Power Day al cinema afroamericano. Per l'occasione Director's ha scelto un cult della Blaxploitation, Cleopatra Jones.

Black Power!

Tutto iniziò verso la fine degli anni Cinquanta, quando la mite afromaericana Rosa Parks decise di non cedere il suo posto sull'autobus a un bianco. Poi venne Martin Luther King, la sua politica di non violenza che culminò nel 1965 con la marcia di Selma, contraltare dei violenti scontri a Watts. Il Black Power venne da sé, sorgendo definivamente sotto il segno di Malcom X e del Black Panther Party nel nome della 'difesa dell'autodifesa' durante la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta.
Dal punto di vista cinematografico invece gli afromericani ebbero finalmente il loro spazio all'interno dell'industria cinematografica grazie al filone cinematografico della Blaxploitation.
Non più le mamy di Via col vento o le 'tragic mulatto' di Imitation of Life - gli afromericani divennero protagonisti di un vero e proprio genere cinematografico inaugurato da Melvin Van Peebles e il suo Sweet Sweet Back's Badasssssss Song. Quando l'uomo di colore si ribella al potere esercitato dall'uomo bianco. E fu subito culto.
Film destinati a diventare un successo come il Badasssss movie di Van Peebles e Shaft di Gordon Parks salvarono -  insieme ai Movie Brats di Spielgberg e soci  - le 'chiappe' alle major come la Universal ormai sull'orlo della bancarotta.
Hollywood capì che dal 'potere nero' poteva rinvigorire le sue casse languenti, decidendo di finanziare pellicole con protagonisti gli afromaericani - dando inconsapevolmente un (determinato potere) agli afroamericani all'interno dell'industria cinematografica, spianando in futuro la strada a talenti del calibro di Spike Lee e Denzel Washington.





Titolo: Cleopatra Jones
USA 1973
Cast: Tamara Dobson, Shelley Winters, Antonio Fargas.
Sceneggiatura: Max Julien.
Durata: 76'
Regia: Jack Starret.


Shaft con il suo detective 'che teneva un piede nel mondo dei bianchi e un piede nel mondo dei neri' divenne un successo commerciale, Black Caesar divenne la versione afroamericana dei ganster alla James Cagney ed Edward G. Robinson, Gordon Parks e Melvin Van Peebles divennero i primi registi afroaricani ad avere un certo potere a Hollywood grazie alla Blaxploitation.
Un altro merito della Blaxploitation fu quello di lanciare un sottogenere femminile che ebbe inizio con Coffy e la sua star, Pam Grier, per poi avere il suo canto del cigno con Switchblade Sisters (Elle Driver creata da Quentin Tarantino è un omaggio al film),
Se Coffy è una infermiera che diventa una giustiziera fai da te (un po' come il giustiziere della notte di Charles Bronson), con Cleopatra Jones si ha una donna tosta d'azione da far invidia niente di meno che a James Bond. 
In che modo? Beh, presentando la nostra eroina che compie una missione in Turchia mentre ordina di far bruciare un campo di papaveri, destinati a diventare oppio da vendere per conto della temibile e terribile Mommy (Shelley Winters).
Ca**uta la ragazza.
Mommy non sta a guardare, e le da il benvenuto con un attentato in areoporto, ma Cleopatra è troppo tosta e non si fa certo intimidire. Perché lei lavora per il presidente degli Stati Uniti in persona.
Un po' come James Bond che è al servizio di sua maestà.
Cleopatra, per gli amici 'Cleo' ha molto in comune con Bond - il suo nome è - James  Bond: è bella, sexy, ha stile (con un outfit da paura fatto di pellicce, pantaloni a zampa che lanciano la sua figura, pettinatura afro alternata con copri capi), conosce il karate e sa come usare una pistola, che tiene in un arsenale nella portiera della sua fighissima Corvette.
Inoltre partecipa attivamente a un centro di recupero per tossicodipendenti. Centro nel mirino della sua antagonista, Mommy, versione lesbica e caricaturale del Dr. No - donna che bistratta i suoi scagnozzi (uomini) e medita vendetta per i milioni persi a causa di Cleopatra.
Ma Cleopatra rimane cool e tra mille ostacoli arriverà allo scontro finale con Mommy, che non perdona chi lascia il suo business come Dudlebugs (Antonio Fargas, il celebre Huggy Bear di Starsky and Hutch) e chi fa troppi errori. E soprattutto non perdona Cleo.
Nonostante la regia di Jack Starret sia piatta e si anima solo da qualche rallenty e qualche guizzo nelle prodezze della 'funk goddess', il film è ben ritmato dalle musiche funky - fiore all'occhiello della produzione Blaxploitation che vanta collaborazioni eccellenti da James Brown per Black Caesar a Curtis Mansfield per Super Fly, e ovviamente al leggendario Isaac Hayes (ritornato sulla cresta dell'onda negli anni Novanta per aver prestato la voce a Chef di South Park) e alla sua Shaft Theme.
Cleopatra Jones non avrà certo una sceneggiatura da Oscar, lascia qualche personaggio per strada e non approfondisce molto la storia del centro di recupero, azzardando una timida polemica sui metodi poco ortodossi della polizia 'bianca' -  preferendo concentrarsi sulle prodezze di questa magnifica wonder woman. 
Al di là delle sue pecche, Cleopatra Jones sa giocare astutamente con i cliché del genere d'azione, con una Shelley Winters che riesce a delineare perfettamente una Mommy volutamente sopra le righe, ed è inoltre un godibilissimo film di genere.
E poi c'è lei, Cleo, incarnata dalla fascinosa Tamara Dobson, che ha il merito di mostrare una donna afromaericana forte, indipendente, che antepone la sua missione a una possibile storia d'ampre (evidenziato soprattutto dall'unica controparte femminile incarnata nella fidanzata di Dudlebugs, tipica pupa del gangster che viene salvata proprio da miss Jones), sicura di sé, che non paura di niente e nessuno. Probabilmente neanche di James Bond.

Voto: 7+

Al Black Power Day partecipano:




Solaris< br />

martedì 24 marzo 2015

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

A causa di problemi tecnici il blog Director's cult non sarà attivo fino alla fine del mese.
Il Black Power Day programmato per il 30/03/15 è comunque confermato.
Per chi segue il blog, mi scuso per l'inconveniente. Per chi non segue il blog, non vi perdete nulla.
Buona settimana.

giovedì 19 marzo 2015

100% PURE GLAMOUR: Gli intoccabili by Giorgio Armani




Giorgio Armani è sinonimo di classe ed eleganza. Ne sa qualcosa Julian (Richard Gere) che in American Gigolo si vestiva solo con abiti dello stilista italiano, mettendo sul letto le cravatte da scegliere per una serata di lavoro.
Se in genere sono le costumiste o i costumisti che scelgono un determinato brand per vestire i personaggi di un film, nel caso del film Gli intoccabili, re Giorgio ha partecipato attivamente, creando i costumi indossati da Kevin Costner e Robert De Niro, in stretta collaborazione con la costumista Marilyn Vance.
Armani con il suo contributo ha colto l'occasione di rivisitare gli anni Trenta, creando una perfetta commistione tra il suo stile, l'immaginazione e il modo di vestire di quell'epoca.
Ed ecco che lo stilista piacentino si concentra sul suo pezzo forte, ovvero il completo giacca e pantalone: giacche di tweed sopra a cardigan di pura lana vergine, taglio del pantalone impeccabile che aiuta a slanciare la figura, cravatte tono su tono (dove dominano i colori del grigio e del marrone). Come accessorio l'immancabile cappello con variante basco.
Leggenda narra che Robert De Niro trovò i veri vestiti di Al Capone (ruolo che ha interpretato nel film ndr.) e per rendere più autentica la sua performance chiese di indossare biancheria di seta, proprio come faceva il leggendario gangster americano.
Ogni personaggio ha il suo stile ben definito: classico suit in grigio per Kevin Costner/Elliot Ness (alternato con un bomber in pelle), più sportivo per Andy Garcia/George Stone, con giacca di pelle, vestendo sulle tonalità sul marrone. Old fashioned ma  non troppo per Sean Connery/Jimmy Malone, che prediligeva waistcoat di lana e cardigan, preferendo un basco invece del cappello.
Eleganza e gusto per il lusso per Robert De Niro/Al Capone che sfoggia smoking e cappotti di cammello, impreziosendo il look con occhiali da sole con lenti fotocromatiche.
Gli intoccabili di Brian De Palma non è solo un gran film, ma anche un festival della moda.

sabato 14 marzo 2015

FILMOGRAFIA: Eddie Redmayne







NOME
: Eddie Redmayne
DATA DI NASCITA: 06/01/1982
LUOGO DI NASCITA: Londra, Regno Unito
PROFESSIONE: Attore




ATTORE:

(2016) The Danish Girl - Einar Wegener/Lili Elbe
(2015) Jupiter - Il destino dell'universo - Balem Abrasax
(2014) La teoria del tutto - Stephen Hawking
(2012) Les Misérables - Marius
(2012) Birdsong (Episodi Tv: "Episode #1.1", "Episode #1.2") - Stephen Wraysford
(2011) The Miraculous Year (Film Tv) - Connor Lynn
(2011) Marilyn - Colin Clark
(2011) Hick - Eddie Kreezer
(2010) I pilastri della Terra (Mini-serie Tv) - Jack
(2010) Black Death - Un viaggio all'inferno - Osmund
(2009) Glorious 39 - Ralph
(2009) Powder Blue - Qwerty Doolittle
(2008) Tess of the D'Urbervilles (Mini-serie Tv) - Angel Clare
(2008) L'altra donna del re - William Stafford
(2008) The Yellow Handkerchief - Gordy
(2007) Elizabeth: The Golden Age - Thomas Babington
(2007) Savage Grace - Antony Baekeland
(2006) The Good Shepherd - L'ombra del potere - Edward Wilson Jr.
(2006) Symbiosis - Uniti per la morte - Alex Forbes
(2005) Elizabeth I (Mini-serie Tv: "Episode #1.2") - Rob Huntley
(2003) Doctors (Episodio Tv: "Crescendo") - Rob Huntley
(1998) Animal Ark (Episodio Tv: "Bunnies in the Bathroom") - John Hardy

RECENSIONE: Captain America - Il primo vendicatore


 §Il fascino indiscreto di una recensione retrò§


Titolo: Captain America-Il primo vendicatore
Titolo originale: Captain America - The First Avenger
USA, 2011
Cast: Chris Evans, Tommy Lee Jones, Hayley Atwell, Stanley Tucci, Hugo Weaving.
Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely.
Regia: Joe Johnston.
Durata: 103'

È il 1941, l’attacco di Pearl Harbor costringe gli americani a scendere in campo e combattere la seconda guerra mondiale. Il mondo è lacerato dall’invasione nazista e il giovane Steve Rogers (Chris Evans) ha un forte senso patriottico e vorrebbe dare il suo contributo.
Cerca ripetutamente di farsi arruolare, ma viene sistematicamente scartato a causa della sua corporatura gracile, poco adatta per combattere il nemico. Non tutto è perduto però, grazie a uno scienziato tedesco, Abraham Erskin (Stanley Tucci), entra a far parte di un programma sperimentale che lo trasformerà in un super soldato: nasce Captain America.
Captain America è l’ennesimo “figlio” della grande famiglia Marvel sbarcato sugli schermi cinematografici e il regista Joe Johnston - mago degli effetti speciali di Indiana Jones - ha il compito di far rivivere il celebre eroe. Captain America è il più patriottico dei Marvel movies. Non ottiene i super poteri entrando in contatto con morsi di ragni (come Peter Parker di Spiderman, anche se condivide con Mr. Rogers la nomea di “sfigato”), ma è puro frutto della scienza creato appositamente per combattere il male, incarnato niente meno che dal nazismo.
Frutto della tecnologia proprio come Iron Man, dove, non a caso, tra gli scienziati troviamo il geniale e sciupafemmine Howard Stark (divertente l’episodio dell’equivoco sulla fondue, scambiato da Rogers per un rendez vous con la bella Peggy), papà di un certo Tony Stark, altra celebrities della scuderia Marvel.
Ma il cammino per il giovane Rogers sarà arduo, utilizzato più come mezzo di propaganda che macchina da guerra per distruggere il nemico, ed è interessante vedere la frustrazione di un ragazzo “vitaminizzato” che non può utilizzare subito il suo grande potere, finendo per adagiarsi ai vezzi delle ballerine e dei film, per poi prendere gradualmente coscienza della sua responsabilità, diventando paladino del bene a tutti gli effetti.
Captain America ha un gusto retrò, grazie alla splendida ricostruzione dell’America anni Quaranta, che riesce a conferire la giusta dose di vintage senza sembrare datato. Sebbene ci voleva un maggiore approfondimento la diatriba tra il bene, incarnato dal senso di giustizia e libertà dell’America e il male, e l’oppressione incarnata dal Nazismo (sprecando di conseguenza la 'cattiveria' di Hugo Weaving) - roba che Steven Spielberg ci sarebbe andato a nozze - è pur sempre un film godibile, dove gli effetti speciali fortunatamente non soffocano la storia di questo american boy nato per servire il suo paese. 
La pellicola rimane pur sempre ricca di senso dell’umorismo - grazie al colonnello interpretato da Tommy Lee Jones, che si riserva le battute più divertenti, grazie a Tommy Lee Jones che dimostra la sua bravura, così come bravo Evans nel dare una prova più matura rispetto alla Torcia Umana e Hayley Atwell non è un manichino, riuscendo a dare il suo contributo senza sembrare il classico personaggio super femminista in un’epoca (cinematografica) non ancora pronta per eroine del genere.
Captain America è un film godibile, ricco di humor e anche se ha qualche pecca, è sempre meglio di altri comics movies che si limitano a cavalcare l'onda dei cinecomics.
In un’epoca in cui il mondo non gira per il verso giusto, c’è bisogno di un eroe che ama la sua patria sopra ogni cosa e costui è proprio Steve Rogers. L’amore per il proprio paese forse è l’unica arma per sconfiggere il male che attanaglia questo mondo, e ora più che mai Captain America è perfetto per avere un po’ di speranza in qualcosa di migliore.

Voto: 6/7

venerdì 13 marzo 2015

IL CIRCOLO DI CUCITO: Clhoe Vs. Jennifer






Jennifer Lawrence, sei una zecca buzzicona! Parola di Clhoe Sevigny che ha definito la star di The Hunger Games "fastidiosa e rozza".
L'icona indie di American Psycho e Boys Don't Cry dice di ammirare le star a tutto tondo, apprezzando Anjelina Jolie e trovando adorabile Emma Stone.
Invece ammette candidamente di non sopportare Jennifer Lawrence per il suo stile (Sevigny è anche una stilista e negli anni Novanta era una modella apprezzata), che non definisce certo bon-ton.
Chloe comunque non critica il suo status di attrice (anche perché Jennifer ha già all'attivo un Oscar nonostante i suoi 24 anni), ma le sue cadute (in tutti i sensi, vedere i vari red carpet) di stile.
Anzi si autocritica definendosi un'attrice non proprio carismatica, che spesso hanno offuscato le sue qualità recitative, preferendo essere considerata più per i suoi film che interpreta e non per la sua personalità.
Come reagirà Jennifer? Di certo non la inviterà a casa sua per farsi le treccine a vicenda...

martedì 10 marzo 2015

MUSIC VIDEO REVIEW: Buddy Holly



Titolo: Buddy Holly
USA, 1995
Band: Weezer
Guest: Happy Day's cast
Regia: Spike Jonze
Durata: 4'01''


E' una serata speciale da Arnold's: stasera al locale frequentato da Richie Cunningham, si esibiranno i Weezer!
La band suona per l'occasione Buddy Holly ed è un successo: i ragazzi ballano, i membri della band rubano il cuore delle fanciulle (tra cui Joni 'sottiletta' Cunningham), ma a rubare la scena ci pensa il mitico Fonzie, che regala una memorabile performance ballando per il pubblico.
Buddy Holly è un videoclip diretto da Spike Jonze, che, nel 1995, divenne di culto nel circuito di MTV.
A distanza di 20 anni, il video diretto dal geniale regista di Her non ha perso la sua verve e la sua 'contemporaneità' - nonostante la tecnologia e il linguaggio cinematografico (compreso lo stile di Jonze stesso) si siano evoluti.
La genuina genialtà del music video consiste in un sapiente uso del montaggio - che mixa in maniera impercettibile varie scene tratte da Happy Days, facendole interagire con la band nella scena reale.
Ed ecco che il batterista strizza l'occhio a Joanie, mentre papà Howard osserva la serata con fare guardingo e severo, il chitarrista flirta con una ragazza facendo arrabbiare Richie, e sguardi di intesa invitano Fonzie a ballare (scene mixate con il repertorio e una controfigura).
Per l'occasione Al Molinaro  veste nuovamente (e realmente) i panni del proprietario di Arnold's che introduce la band e offre un divertente sketch con Rivers Cuomo e soci.
Poco importa se il mix di scene (che denota una ricerca di materiale lunga e dettagliata) si nota perché Richie indossa una camicia in una scena e una maglietta in un'altra: il tutto funziona alla grande, e Jonze ha la maestria di mescolare il tutto facendoci credere che stiamo guardando un vero episodio di Happy Days (con tanto di To be continued... e il classico disco che suona con il titolo tratto dalla serie).
Jonze prosegue a un livello successivo dal precedente videoclip, Sabotage dei Beastie Boys - che omaggiava le serie TV anni Settanta alla Le strade di San Francisco.
Se nel video dei Beasties i tre fantastici rappers interpretavano diversi personaggi creando uno strepitoso titolo di testa di un fantomatico telefilm; con Buddy Holly Jonze supera sé stesso creando un 'telefilm da un telefilm' usando materiale d'epoca - omaggiando una serie televisiva che è stata il fiore all'occhiello della televisione americana per decenni.
A distanza di 20 anni esatti, Buddy Holly dei Weezer è ancora una canzone che si ascolta volentieri, divertendosi con un videoclip che non ha perso smalto, diventando un piccolo cult movie nel circuito dei videoclip. 




venerdì 6 marzo 2015

NEWS: Incidente per Harrison Ford



Harrison Ford è rimasto ferito in seguito a un incidente con un piccolo aereo d'epoca di sua proprietà. E' ora ricoverato in un ospedale di Los Angeles, dove lo stanno curando per ferite alla testa, ma non è in pericolo di vita. 
Ford è un appassionato di aerei, ed è anche un provetto pilota. Esperienza che gli è valsa utile quando il suo veicolo ha subito un guasto tecnico e l'attore di Star Wars - Il risveglio della forza ha compiuto un atterraggio di emergenza da manuale evitando una strage - finendo su un campo da golf perché non è riuscito ad arrivare alla pista di atterraggio nei pressi di Los Angeles.
Ford versa in condizioni stazionarie, ma secondo i medici si riprenderà completamente.

mercoledì 4 marzo 2015

FILMOGRAFIA: Marion Cotillard





NOME:
Marion Cotillard
DATA DI NASCITA: 30/09/1975
LUOGO DI NASCITA: Parigi, Francia
PROFESSIONE: Attrice



ATTRICE:

(2016) Assassin's Creed -
(2015) Macbeth - Lady Macbeth
(2015) Il Piccolo Principe - (voce)
(2014) Land of bears - Narratrice (voce)
(2014) Due giorni, una notte - Sandra
(2013) Mademoiselle C - Se stessa
(2013) Blood Ties - Monica
(2012) C'era una volta a New York - Ewa Cybulski
(2012) Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno - Miranda
(2012) Un sapore di ruggine e ossa - Stéphanie
(2011) Contagion - Dr. Leonora Orantes
(2011) Midnight in Paris -
(2010) Piccole bugie tra amici - Marie
(2010) Inception - Mal
(2009) Oceani 3d - Tartaruga marina (voce)
(2009) Nine - Luisa Contini
(2009) Nemico pubblico - Billie Frechette
(2009) Nine - Luisa Contini
(2009) Public Enemies - Billie Frechette
(2007) La vie en rose - Edith Piaf
(2006) Un'ottima annata - A good year - Fanny Chenal
(2006) Fair Play - Nicole
(2006) Dikkenek - Nadine
(2006) Toi et moi - Lena
(2005) La boîte noire - Isabelle Kruger/Alice
(2005) Sauf le respect que je vous dois - Lisa
(2005) Mary - Gretchen Mol
(2005) Ma vie en l'air - Alice
(2005) Edy - Céline
(2005) Cavalcade - Alizee
(2004) Una lunga domenica di passioni - Tina Lombardi
(2004) Innocence - Mademoiselle Eva
(2003) Big fish - Le storie di una vita incredibile - Josephine
(2003) Amami se hai coraggio - Sophie Kowalsky
(2003) Taxi 3 - Lilly Bertineau
(2002) Une affaire privée - Clarisse Entoven
(2001) Les jolies choses - Marie/Lucie
(2001) Une femme piégée (Film Tv) - Florence Lacaze
(2001) Les redoutables (Serie Tv) -
(2001) Lisa - Lisa (da giovane)
(2001) Boomer - Mme Boomer
(2001) Heureuse -
(2000) Taxxi 2 - Lilly Bertineau
(2000) Le Marquis -
(2000) Quelques jours de trop -
(1999) Du bleu jusqu'en Amérique - Solange
(1999) L'appel de la cave - Rachel
(1999) Furia - Elia
(1999) La guerre dans le Haut Pays - Julie Bonzon
(1998) Interdit de vieillir (Film Tv) - Abigail Dougnac
(1998) Taxxi - Lilly Bertineau
(1996) L'@mour est à réinventer (Episodio Tv: La mouette) - Laurence
(1996) Il pianeta verde - Macha
(1996) Chloé (Film Tv) - Chloe
(1996) Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle) - Studentessa
(1996) Théo la tendresse (Episodio Tv: La Nouvelle de la semaine) -
(1994) Extrême limite (Serie Tv) -
(1994) L'histoire du garçon qui voulait qu'on l'embrasse - Mathilde
(1993) Highlander (Episodio Tv: Nowhere to Run) - Lori Bellian