domenica 27 aprile 2014

MONOGRAFIA: Don Coscarelli's Phantasm Celebration


Ad aprile Obsidian Mirror celebra i tre anni della sua creatura. E per farlo ha dedicato l'intero mese a Don Coscarelli, autore di culto di film come Phantams (a cui seguiranno 3 seguiti girati da lui tra il 1988 e il 1998), Buppa  to-hep (2002) e il recente John dies at the End (2013). 
In che modo bisogna celebrarlo? Recensendo uno dei suoi film. Ma siccome la Director's è ignorante in materia "coscarelliana", decide di sfidare le coronarie dell'Obsidian e fa le cose a modo suo. Come? Con una monografia incentrata su Mr. Coscarelli e sul suo Phantasm. Un modo per conoscerlo e per farlo conoscere.


Ma chi è Don Coscarelli?


Don Coscarelli jr. è un regista americano specializzato in film horror. Messa così è un po' banale.
Don Coscarelli è il creatore di una saga, Phantasm, entrato nella memoria collettiva degli amanti del genere slasher/horror/splatter, che forse non sarà famoso quanto Freddie Krueger o Jason, ma è riuscito a entrarenel cuore degli aficionados diventando un autore di culto. 
Ecco, già va un po' meglio e le coronarie di Obsidian per il momento si sono salvate. Per adesso.
Già il suo background culturale è così poco "americano", pur essendo un regista americano che gira film in territorio americano: nasce a Tripoli, in Libia, la sua famiglia ha origini italiane, si trasferice in tenera età in America e in seguito prende la cittadinanza  americana. Un bel meltin' pot, non c'è che dire.
L'approccio al cinema horror in realtà fu casuale. Se cineasti come Wes Craven si avvicinarono al cinema perché mamma, papà e una rigida educazione gli impedivano di vedersi un film in santa pace, nel caso di Coscarelli l'approccio inizialmente fu al cinema di genere comedy, ma notò come il pubblico rimanesse affascinato dalle scene orrorifiche. E horror fu. Perché l'horror è nel suo DNA. Se lo piazza pure nelle commedie!
Coscarelli decise di affrontare i demoni della sua infanzia, diventando una sorta di vittima e carnefice nei suoi film: vittima perché scoperchia il suo vaso di Pandora, carnefice perché permette di materializzare le sue stesse paure e incubi, mettendo un po' di suo nella sua "creatura" (dall'età del fratello del protagonista, ai riferimenti alla sua altezza con l'uomo alto alto che è il cattivo della serie. E qui l'Obsidian comincia a preoccuparsi, attento Obsidian, Uhauauaahaaaaa. Giusto per dare quel tocco horror, solo po').
Tall Man (l'uomo alto alto) infatti è il protagonista cattivo cattivo della serie. Un'entità soprannaturale, forse aliena che ha sembianze umane e lavora come necroforo. Ah, nel tempo libero dissotterra i cadaveri e uccide le persone, trasformandole in nani dal sangue giallo e fa un import-export di questi poveri nani col sangue giallo da spedire (possibilmente con metodo express) nel suo pianeta alieno, e impiegarli come schiavi. Un po' come i giovani precari di oggi, trasformati in zombie dai contratti Co.Co.Pro., solo che il mitico Coscarelli ci era arrivato 35 anni prima.
A rompergli le uova nel paniere però ci pensa un ragazzo, Mike Pearson, che cerca di combatterlo in ogni modo dopo aver subito la perdita dei genitori, uccisi dal malefico Tall Man.
Mike ha solo 13 anni, è insicuro e ha paura di essere abbandonato dal fratello Jody. E se da piccoli ci cantavano la ninna nanna dell'uomo nero che ci porta via per un anno intero da mamma e papà (ma che c***o ci cantavano per farci addormentare?!? Poi si lamentano i genitori che i figli vogliono dormire nel lettone con loro!), Mike ha paura di essere abbandonato dal fratello.
Et voilà, gli incubi giovanili di Coscarelli si materializzano nelle ansie di questo ragazzino. E se il buon Wes aveva dato la "gatta da pelare", ovvero Freddy Kruger a Nancy, una ragazza sui 17 anni che si stava affacciando al mondo degli adulti, il buon Don decide di affidare la sua nemesi a un ragazzino di 13 anni, uno che fino a ora probabilmente lottava solo contro i brufoli e la voce che stava per cambiare. Insicuro per di più orfano. E ha una paura f****a di questo uomo alto alto alto. Altro che uomo nero. Ma decide di affrontare le proprie paure, saltando quel gap che probabilmente lo porterà direttamente nella vita adulta. Perché anche se ha solo 13 anni, scopre che i punti di riferimenti, ovvero la famiglia, possono mancare da un momento all'altro e l'unico modo per cavarsela in un mondo brutto e cattivo, che più cattivo non si può, è di camminare a braccetto con le proprie fobie e affrontare i problemi. E che problemi con Tall Man!
Tall Man profana le tombe e le riporta in vita sotto forma di gnomi, però Mike se ne accorge. E il ragazzino spaurito decide di fare le sue indagini, deriso dal fratello più grande di lui di 10 anni (23, l'età di Coscarelli per l'appunto) che non gli crede. E qui ci potrebbe stare anche quel non so che di psicologia adolescenziale, quando si è ancora trattati come bambini e non come young adult, visti ancora come dei poppanti dai propri genitori. Ma siccome l'uomo alto alto glieli ha accoppati, a riderci su ci pensa il fratello, unica persona su cui  Mike possa fare affidamento.
E Mike ha ragione, perché Tall Man vive in un mausoleo fatto di lunghi e lugubri corridoi, che si materializzano direttamente dagli incubi di Coscarelli. 
Il resto? Ve lo dovete vedere! E lo devo vedere anche io, perché solo nel scrivere questo omaggio (sperando che non faccia venire un coccolone al caro Obsidian), mi ha messo una bella curiosità addosso. E spero anche a voi, quando leggerete questo articolo. 
Nella speranza di non averti fatto venire uno spavento al caro Obsidian Mirror, ti faccio tanti auguri, 1000 di questi blog con questo regalo dai toni un po' ironici (ma pur sempre rispettosi), come se avessimo fatto una chiaccherata al bar. O visto Phantasm davanti a una badilata di pop corn. Auguri ancora! 

5 commenti:

  1. Non speravo davvero tanto. Grazie e complimenti: sei riuscita a scrivere un post molto bello e completo senza aver nemmeno ancora visto il film. Prima di sera metto qualcosa sul blog per dirigere l'attenzione di chi mi segue sul tuo blog, perché ne vale davvero la pena. Davvero carina l'etichetta "Obsidian Mirror" che hai aggiunto in fondo!
    P.S.: a livello coronarie tutto bene!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mai sottovalutare la Director's ahahahahahah! Ringrazio te per avermi fatto conoscere Don Coscarelli e Phantasm l'ho beccato su You tube, anche se vedendo il trailer mi è venuto un po' di magone, mi sa che il "Cosca" ha raggiunto in pieno il suo obiettivo. Per l'etichetta mi sembra il minimo, si celebra il tuo bloggheanno! :-)
      Ti ringrazio per i complimenti, è bello collaborare e scambiare idee! P.s. Io ho lanciato per il mese di maggio sul F.I.C.A. un evergreen sui film contemporanei ambientati negli anni Settanta, partecipa, sarà il 25 maggio! ;-)
      P.S. Meno male che le tue coronarie sono salve!

      Elimina
    2. Ah, si, ho notato anch'io proprio l'altro ieri che Phantasm è disponibile sul tubo, in versione full movie (e pure in italiano). Grazie ancora per gli auguri di bloggheanno. Nel frattempo se passi un attimo sul mio blog c'è una cosetta che credo ti possa interessare.
      P.S.: si, ho visto la tua nuova iniziativa sul f.i.c.a. - forse parteciperò, non lo so, dipende se mi viene in mente qualcosa.

      Elimina
    3. Sono passata a ritirare il tuo regalo. Che emozione, grazie mille per aver apprezzato il mio omaggio! Queste sì che sono soddisfazioni! :-D
      Per il F.I.C.A. contest ho già spremuto le meningi per tutti voi e ho stilato una mega lista con una marea di titoli ancora da "adottare".Enjoy! ;-)

      Elimina
    4. Mi sa che il tuo omaggio a Coscarelli ha spinto gli youtubers a mettere il film per intero. Io l'ho trovato in spagnolo e in inglese con dei sottotitoli boh, forse portoghesi... Magia dei cinebloggers! ;-)

      Elimina