domenica 23 marzo 2014

MOVIE ON THE ROAD: Ellis Island

Ellis Island

New York è il viaggio dei sogni per molti, e per Hollywood è la meta preferita per i suoi set cinematografici. 
Ma c'è un isolotto alla foce del fiume Hudson, nella baia di New York che si chiama Ellis Island: l'isola dei sogni per gli immigrati (molti di essi furono italiani) che sognavano una vita migliore proprio a New York, diventando il principale punto di ingresso per immigrare negli Stati Uniti d'America. 
Ellis Island Immigration Museum
Famoso è l'Ellis Island Immigration Museum, che offre una precisa documentazione storica, un pezzo di storia di una generazione che ha deciso di cambiare il proprio destino in cerca di una vita migliore
Ellis Island anche se non esercita lo stesso fascino della "cugina glamour", ovvero New York, è stata
protagonista di importanti pellicole che rappresentavano uno squarcio di vita degli immigrati che sognavano una vita migliore negli USA.


L'emigrante
Statua della Libertà
Uno dei primi film che si è occupato della tematica dell'immigrazione in America è Charlie Chaplin con L'emigrante (1917). Chaplin (che fu inglese, non americano) è il progatonista di uno Charlot  disilluso che sogna
vita migliore, e spera di ottenerla a New York, dove la Statua della libertà rappresenta il simbolo di una seconda chance. I suoi sogni si infrangono quando viene accolto in modo ostile, finendo per vivere una vita problematica non molto diversa dalla quale era sfuggito.

Uno sguardo dal ponte
I sogni di una vita diversa si infrangono quando ci si scontra con la dura realtà americana: è quello che accade all'emigrato italiano Eddie Carbone (Raf Vallone), nel film Uno sguardo dal ponte (1962) di Sidney Lumet, tratto dalla pièce teatrale di Arthur Miller. Carbone vive un senso di inadeguatezza e alienazione che lo porterà a dubitare di tutti, arrivando a compiere un tragico gesto.


Vito Corleone a Ellis Island

Francis Ford Coppola rievoca l'immigrazione attraverso la figura di Don Vito Corleone (interpretato da Robert De Niro) ne Il padrino - Parte II, in cui viene rappresentato il passato di Don Vito, immigrato con la famiglia da bambino eviene ricoverato in quarantena a Ellis Island perché affetto da Vaiolo. Da solo in isolamento, il giovane Vito canticchia una canzone in siciliano, per ricordare le sue radici che verranno dimenticate una volta creato il suo impero in America.

A-a-a-merica! E' quello che urla l'emigrante che vede per primo la statua della Libertà dal transatlantico
Virginian ne La leggenda del pianista sull'oceano (1998) di Giuseppe Tornatore. I sogni e le speranze di un gruppo di persone che vogliono cambiare la propria vita, e il Virginian è il mezzo per realizzarlo. Non sappiamo cosa accadrà a loro, anche perché il protagonista è Novecento, un orfano nato, cresciuto e vissuto sul Virginian, dotato di uno straordinario talento per il pianoforte

Non è un viaggio per ricominciare la propria vita da zero, ma è il desiderio di rivedere  una ragazza americana e soprattutto la voglia di sfuggire al servizio di leva : questa è l'avventura americana di Tanino, bizzarro protagonista di My Name is Tanino (2002) di Paolo Virzì. Tanino dopo varie disavventure per incontrare di nuovo la sua amata Sally, arriva a New York, dove sogna di diventare un regista.


Nuovomondo (2006) di  Emanuele Crialese è un preciso affresco del viaggio della speranza degli emigrati siciliani. Una volta sbarcati dopo un viaggio lungo e faticoso,  venivano "selezionati" da una commissione che decideva la loro idoneità o meno per vivere in America, attraverso 40 estenuanti giorni (come quelle sopportate dal giovane Vito Corleone) fatti di visite mediche e test di intelligenza.


Oggi New York ha una solida comunità italoamericana, ed Ellis Island è uno splendido isolotto che con il suo patrimonio storico, non ha nulla da invidiare alla sua "cugina glamour".
Se volete fare un viaggio a New York, visitate il sito I viaggi di Bedin Iris 
http://www.irisviaggi.eu/ 


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