lunedì 11 novembre 2013

LEONARDO DI CAPRIO DAY: Django Unchaneid

La siamo Bloggers volemose bene production questa volta festeggia Leonardo DiCaprio, entrato nell'immaginario collettivo grazie al ruolo di Jack Dawson in Titanic, diventando una star planetaria e adorato da migliaia di ragazze. Ma non è solo Titanic: Di Caprio nel corso degli anni ha instaurato un sodalizio con Martin Scorsese (Gangs of New York, The Aviator, The Departed, Shutter Island e l'imminente The Wolf of Wall Street), è diventato un cacciatore di diamanti in Africa (Blood Diamonds), falsario in Prova a prendermi, il fondatore dell'FBI in J. Edgar di Clint Eastwood, Romeo in Romeo + Giulietta,  Jay Gatsby ne Il grande Gatsby entrambi di Buz Lurhman. Director's cult per l'occasione gli fa gli auguri con Django Unchaneid, dove è un fetentissimo proprietario terriero dell'America del Sud.


Buon Leonardo DiCaprio Day!






Titolo: Django Unchaneid
Id., 2012
Cast: Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo Di Caprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington.
Sceneggiatura: Quentin Tarantino.
Regia: Quentin Tarantino.
Durata: 156'



King Schultz (Christoph Waltz) è un ex dentista che libera dalla schiavitù il nero Django Freeman (Jamie Foxx) per ritrovare i fratelli Brittle e intascare la ricompensa. I due avranno un sodalizio che li porterà a Candyland, piantagione di proprietà dello spietato Calvin Candie (Leonardo Di Caprio), luogo dove vive come schiava sua moglie Broomhilda (Kerry Washington).
Quentin Tarantino è da sempre affascinato dalla cultura afroamericana, e se l'aveva omaggiata con un film Blaxploitation (Jackie Brown con la sua diva Pam Grier), ora fa pubblica ammenda per le colpe effettive che gli americani hanno perpetrato nei confronti degli afroamericani con la schiavitù, l'onta americana del XIX secolo.
Tarantino omaggia lo spaghetti western di Sergio Corbucci "prendendo in prestito" Django, l'eroe vendicatore incarnato da Franco Nero e lo rielabora a modo suo, facendo diventare Django (la D è muta) uno schiavo di colore che viene liberato da un ex dentista di origine tedesca divenuto un cacciatore di taglie. E se Schultz inizialmente libera Django per portare a termine il suo lavoro, ovvero catturare i fratelli Brittle, successivamente s'instaura un rapporto umano che va al di là dell'etnia e del colore della pelle.
Schultz tratta infatti Django come suo pari, Django può cavalcare un cavallo e lo tratta come un socio, vedendo il lui delle potenziali da cacciatore di taglie con una formidabile mira da cecchino. E in un gioco delle parti, Django recita il ruolo dell'uomo libero, dello schiavo, del valletto e del mandingo pur di arrivare a Candyland, la magione di Calvin Candie dove è prigioniera sua moglie Broomhilda.
Per la prima volta l'eroina tarantiniana non è una donna in cerca di vendetta (come la ormai mitica Sposa di Kill Bill o Shoshanna di Bastardi senza gloria) ma una fanciulla da salvare, anche se cerca la fuga per ricongiungersi con l'uomo che ama. E soprattutto manca l'elemento feticista, ovvero non ci sono piedi femminili da ammirare questa volta (che aveva toccato il culmine in Bastardi senza gloria con Diane Kruger in versione Cinderella fetish). Broomhilda l'indomita da trarre in salvo diventa comunque il motore del film, facendo scatenare una serie di eventi, che, come un'opera teatrale, si articola in tre atti più un epilogo.


Atto primo: Django diventa un uomo libero e intreccia un rapporto lavorativo e interpersonale con King Schulz, arrivando a eliminare una setta di appartenenti al Ku Klux Klan, a vendicarsi dei fratelli Brittle e diventando un cacciatore di taglie dalla mira infallibile.

Django e Schultz vengono introdotti sul "palcoscenico" durante una notte, dove Schultz libera Django per portare a termine il suo lavoro. E ritrovata la libertà, Django salva una giovane schiava dalle frustate e riversa tutto il suo odio nei confronti dei Brittle per la sua condizione di uomo che ha perso la libertà e inizia il suo percorso di vendetta per riappropriarsene, scaturendo momenti di puro odio, e il "divertimento" delle scene di violenza questa volta non entra in gioco. L'ironia Tarantiniana entra in scena infatti grazie al personaggio di Schultz e soprattutto nell'esilarante scena dei membri del Klu Klux Klan nel mezzo di una loro "missione" capitanati da Big Daddy (un ritrovato Don Johnson, l'ennesimo miracolo "alzati e recita"), che non vedono niente per via dei cappucci cuciti male e finiscono altrettanto male a loro volta.

Atto secondo: Django e Schultz arrivano a Candyland dove si trova Broomhilda.
Questa volta Tarantino usa meno l'ironia per le scene di violenza (anche se tiene per sé un "divertente" salto con la dinamite), ma immette un nuovo elemento che arricchisce il suo stile registico: la suspense. Nell'incubo di Candyland, nome dolce ed edulcorato che nasconde crudeltà con lotte all'ultimo sangue tra schiavi (e qui Tarantino ci omaggia del cameo di Franco Nero, il Django originale), fedeli servitori (un superbo Samuel L. Jackson) belle ragazze che soddisfano i desideri di tutti e lei, Broohmilda, contesa tra Django e da Candie, che mette in scena uno spettacolo spietato dove Django e Schultz vengono smascherati. 
La crudeltà di Candie che prende la testa di Broomhilda per spaccargliela in mille pezzi pur di smascherare Django e Schultz, è carica di tensione, elemento del tutto inaspettato per un regista che ha abituato lo spettatore a svuotare le scene di violenza rendendole prive di significato al punto da scatenare anche una risata. E paradossalmente la violenza effettiva non c'è, ma è proprio quell'elemento di suspence che mette ansia, facendo credere allo spettatore che il peggio stia per compiersi. E il viscido Candie è recitato in modo magistrale dal nostro festeggiato, uomo crudele che ama il francese pur non conoscendone la lingua, ha un rapporto di stima con il suo servo Stephen e ha sorriso marcio come i suoi denti.

Atto terzo: l'ennesima prova per Django e Broomhilda.
E con la suspence entra in gioco anche il colpo di scena: quando tutto sembra risolversi per il meglio, con il dovuto spargimento di sangue e cadaveri (con strepitosa colonna sonora annessa che mescola l'antico West con il contemporaneo urbano del pezzo Funky/Hip-Hop della soundtrack Unchained-The Payback/Untouchable di James Brown feat. 2pac), ecco che Django e Broomhilda sono di nuovo messi alla prova. Ma è anche l'occasione per Django di preparare la sua vendetta e riconquistare realmente la propria libertà.

Epilogo: E vendetta sia.
E l'epilogo non risparmia nessuno. Così come spettacolo di messa in scena è il finale, dove la vendetta di Django è finalmente compiuta e ora si può ritenere veramente un uomo libero. Anche se Tarantino non si auto cita come aveva fatto invece per A prova di morte, attinge a piene mani nel cinema Western all'italiana, utilizzando brani dalla colonna sonora del Django originale, la canzone di E lo chiamavano Trinità, e si avvale della preziosa collaborazione di Ennio Morricone, maestro indiscusso delle colonne sonore dei film di Sergio Leone.

Con Django Unchaneid si ha una seconda lezione di storia "alla Tarantino" che dimostra nuovamente una raffinatezza stilistica, l'eccellente direzione degli attori (secondo Oscar per Christoph Waltz, e meritava anche Leonardo Di Caprio, davvero un'ottima prova da villain) e ovviamente una sceneggiatura di ferro premiata anche questa con la statuetta dorata.
Django Unchained forse non è un classico film di Tarantino, ma il ragazzo terribile ha conquistato un nuovo livello nel suo splendido universo cinematografico.

Voto: 8,5
A.M.

Hanno collaborato:
Ho Voglia di Cinema
In Central Perk
La fabbrica dei sogni
Life Functions Terminated
Montecristo
Movies Maniac
Pensieri Cannibali
Recensioni Ribelli
Scrivenny 2.0

Buon LDD!!!




23 commenti:

  1. sulla mancanza dell'elemento feticista non ci avevo fatto caso..
    ma a rivederlo un'inquadratura dei piedi di broomhilda magari spunta... ;)

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    1. mi associo... ecco ho trovato la scusa per rivederlo! ;)

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. In genere Quentin fa delle inquadrature di piedini in primo piano:
      I piedi di Mia Wallace in Pulp quando sta per uscire con Vincent Vega
      I piedi di Melanie in Jackie Brown quando è in un camerino
      I piedi della sposa in Kill Bill quando è ancora inferma
      I piedi di O' ren (ma non nudi), quando cammina sul tavolo x accoppare lo Yakuza
      I piedi di Jungle Julia e delle sue amiche in macchina con tanto di gamba all'aria fuori dal finestrino in A prova di morte
      I piedi di Bridget quando viene sgamata da Landa con tanto di massaggiata e scarpetta alla Cenerentola, l'apoteosi del feticismo tarantiniano!!!
      Di Broomhilda mi pare nisba. Ma sta' a vedere che lo devo rivedere anche io! ;)

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  2. Immenso, Di Caprio nel ruolo di Villain è fenomenale

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    1. Meritava l'Oscar, cazzarola se lo meritava. E' proprio una merda. Nel senso che è una fetenzia di uomo, viscido e poi se lo si vede in lingua originale, se non erro ha anche l'accento del Sud. Chissà se lo acchiapperà con Gatsby!

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  3. Ciao! Mi associo anch'io al DiCaprio Day, e vi prego di scusarmi se mi sono... auto-invitato! :) Mi sembrava giusto omaggiare un attore tanto bravo quanto sottovalutato, a Hollywood e fuori. Ma non da noi blogger, per fortuna. Auguri Leo!
    Questo è il mio pezzo, una playlist dei suoi film migliori:
    http://solaris-film.blogspot.it/2013/11/onore-leo.html

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    1. Ma ciao, ma entra anche tu nella Blogger e figli!!!
      Devo dire che si è costruito una carriera con i fiocchi, poteva rimanere intrappolato in Titanic, ebbravo ebbravo!

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  4. Qui che gli vuoi dire a Leo? O anche solo a Quentin?
    Gran film e basta!

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    1. Bisognerebbe fabbricare un Oscar e mandarglielo, secondo me è la sua prova migliore, anche se con Scorsese ha fatto faville!
      E poi Quentin,. è semplicemente Quentin: è uno che il cinema non si limita a farlo, ma lo vive anche pienamente!!!

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  5. Film che ho forse celebrato troppo e che merita di essere rivisto. DiCaprio meritava l'Oscar, poi si può ammirare la professionalità che ha avuto nel continuare a recitare dopo essersi ferito con un bicchiere (nella scena del teschio sulla tavola puoi notare che nel fotogramma successivo ha la mano sanguinante).
    Buon LDC Day ;)

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    1. Eh, altro metodo! Poi se sei nelle mani di Quentin, l'Oscar almeno la nomination è assicurata! Glielo daranno, ma per il ruolo minore. Ma si sa che Hollywood non capisce un cazzo! Buon LDC day!

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  6. un grande film e una grande prova per Di Caprio.
    Buon DiCaprio day!

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    1. Adoro Quentin, ho visto tutti i suoi film e DiCaprio mi ha proprio sorpresa! Secondo me meritava l'Oscar, ma se l'è pappato Waltz che se continua a lavorare con Tarantino, avrà un Oscar assicurato per film! Buon DiCaprio Day!

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  7. Ho amato tantissimo questo film e ho amato tantissimo Leo! Purtroppo meritava l'Oscar per questo e molti altri film... ogni anno rimaniamo delusi!

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    1. Si sa che l'Academy non capisce un tubo in fatto di premi. La cosa buffa è che in genere premiano chi interpreta un biopic, e Di Caprio se l'è fatta sfuggire due volte con The Aviator e J. Edgar. Ma è sopravvissuto al Titanic, ha lavorato con in migliori, è un divo e tutte le modelle sono per lui, cosa vuole di più? Un Oscar, forse! :-p

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  8. E' vero: Di Caprio meritava l'Oscar per molti altri film precedenti: da 'Prova a prendermi', a 'Revolutionary Road', a 'J.Edgar' (straordinaria la sua trasformazione facciale e psicologica), fino a 'Il Grande Gatsby'... ma è evidente che Hollywood qualcuno non lo ama. Pazienza (per l'Academy, intendo)

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  9. Fortissimo Leo in Django! finalmente ho pubblicato anche io! :-)

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    1. Ora leggo il tuo day e tutti gli altri, forte Tarantino anche, che sforna queste ficate di film. E pensare che lo davano per spacciato dopo il floppone di Four Rooms, film che rivedrei volentieri!!! ;-)

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  10. Ehm, cara Directors's... evitando battute penose ;-) che cos'è questo F.I.C.A. al quale mi chiedi di aderire? Sai, detta così non mi dispiacerebbe! :))

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    1. E' il luogo magico dove sforniamo i Day! Mi era arrivato l'invito da Ho voglia di cinema! :)
      Quando si fa un Day, si sceglie l'attore o regista che compie il mese, crei il post e posti il permalink! :)

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    2. Beh, accetto volentieri, perchè no! Ma chi è chi sceglie? E soprattutto :) che cos'è un permalink??? Scusa la tremenda ignoranza!
      In ogni caso per me va bene: se avete voglia di coinvolgermi sono più che favorevole!

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