giovedì 13 giugno 2013

RECENSIONE: Airheads - una band da lanciare



Titolo: Airheads - una band da lanciare
Titolo originale: Airheads
USA, 1994
Cast: Brendan Fraser, Steve Buscemi, Adam Sandler, Amy Locane, Joe Mantegna.
Sceneggiatura: Rich Wilkes.
Durara: 85'

Oggi Director's cult è in vena di nostalgia e ha scelto una commedia  giovanile degli anni Novanta, quando il grunge che stava per terminare, alla TV imperversava Merlose Place e ancora si producevano dei veri film indipendenti: Airheads- una band da lanciare.
Chazz (Brendan Frasier) vorrebbe diventare una rock star. Insieme a Rex (Steve Buscemi) e Pip (Adam Sandler) formano la sgangherata band dei Lone Rangers e cercano in tutti i modi di sfondare.
Chazz tenta di far ascoltare il suo pezzo a un boss di una casa discografica (Judd Nelson), ma fallisce ripetutamente, facendo arrabbiare la sua fidanzata (Amy Locane) che lo pianta. Senza un lavoro e senza una casa, Chazz e soci tentano l'ultima carta e cercano di far sentire il loro pezzo alla radio, ma gli eventi precipitano e finiscono per tenere in ostaggio il dj (Joe Mantegna) e l'intero staff della radio...
Negli anni Novanta l'America vantava un certo cinema Indie, creato con pochi soldi e tante idee, puntando molto sui dialoghi spesso sboccati e irriverenti (capostipite del genere fu Clerks di Kevin Smith). 
Michael Lehmann in realtà proviene dai tardi anni Ottanta ed esordì con l'inquietante cult movie Schegge di follia, con una giovanissima Winona Ryder, film uscito in Italia giusto una volta e tolto dai palinsesti a tempo indeterminato dopo aver causato un suicidio di un ragazzo che voleva emulare Winona & co.
Tentò la carta con la commedia surreale Hudson Hawk con uno scatenato Bruce Willis, ma gli andò male anche lì in termini di critica e botteghino, così alla fine decise di puntare sulla commedia giovanilistica con Airheads - una band da lanciare.
Nell'epoca del cross over alla Limp Bizkit, i Lone Rangers capitanati da Chazz sono i figli dei Pantera e  soprattutto l'ultimo baluardo dell'hard rock, ma di quello duro e puro. Chazz crede ancora nel potere della musica, veste con il chiodo e porta i capelli lunghi da metallaro, ma non riesce a sfondare con la sua band di sciroccati.
Si sa che il mondo dello show business è spietato, soprattutto se vivi a L.A. e se non scendi a patti con i produttori e non vai a MTV, non sei nessuno.
Così dopo inutili tentativi di farsi pubblicare un demo in modo tradizionale, Chazz e soci si infilano in una  stazione radiofonica, la Radio Rebels a.k.a. e tentano di far ascoltare il loro nastro, ma  finiscono per prendere in ostaggio con un'arma giocattolo i dipendenti e un dj disilluso, snob e stanco di un mondo musicale già saturo e privo di guizzi creativi.
Di conseguenza arriva la polizia, un pubblico di metallari adoranti che si gustano la scena e una girandola di eventi a all'interno dell'emittente radiofonica, in un crescendo delirante tra un ostaggio che una volta liberato vuole tornare dentro (un platinato David Arquette), richieste assurde di foto di nonna Papera nuda, biberon giganti e scoprire che ci sono armi vere che sparano proiettili altrettanto veri.
In questo marasma intanto si aspetta l'arrivo di un'audiocassetta dall'aria vissuta che pur di arrivare a destinazione ha assaggiato copertoni di automobili e bisogni biologici di un cane.
Tutto sembra andare per il meglio, ma lo zampino di una fidanzata parecchio arrabbiata manda tutto in fumo, ma in questo caos ecco spuntare il produttore discografico che fiuta l'affare e decide di ingaggiarli, ma alle sue condizioni.
I Lone Rangers hanno uno spirito anarchico e anche se sognano l'agognato contratto non vogliono scendere a compromessi (divertente la scena in cui Chazz usa il contratto come carta igienica), così come il dj che ormai è diventato demodé come la musica che trasmette, finendo silurato per far posto a un rock/pop più melodico. Perché questi sono i tempi di MTV e le teen band stanno per arrivare, non c'è più spazio per il rock'n'roll, capito baby?
E con un finale che strizza l'occhio a una celebre sequenza de The Blues Brothers, Il trio di ranger solitari riesce a coronare il loro sogno, a modo loro però: in modo ovviamente assurdo ed eccentrico. Alla faccia di American Idol e X Factor.
Airheads - Una band da lanciare è una divertente satira sul mondo dello showbiz, anche se punta più sulle  gag e le situazioni assurde compiute dal trio di divertenti sciamannati guidati da un Brendan Frasier capellone, uno svampito Adam Sandler e un irriconoscibile Steve Buscemi, all'epoca icona del cinema indipedente prima di diventare il boss di Boardwalk Empire. Bravi anche la "furiosa" Amy Locane e Joe Mantegna, capace di cimentarsi in commedie giovanilistiche e non solo con ruoli drammatici alla David Mamet.
Airheads- Una band da lanciare è un film piacevole e spassoso per una serata in relax, per i nostalgici dei Pantera e per gli ex adolescenti ormai divenuti adulti che vogliono ricordarsi di quanto fossero orrende le pettinature e i vestiti degli anni Novanta.

Voto: 6,5

A.M. 

Nessun commento:

Posta un commento