lunedì 31 gennaio 2011

BOX OFFICE

Qualunquemente è il campione di incassi della settimana, scalzando Checco Zalone, al secondo posto. Terzo posto per Immaturi, la commedia interpretata da Anita Caprioli e Raoul Bova. Buon esordio per Il discorso del re (5° posto) e rimane ben saldo Hereafter di Clint Eastwood, decimo in classifica.






Qualunquemente
€ 3.735.320




Immaturi
€ 3.549.505




Che bella giornata
€ 1.988.081




Parto col folle
€ 1.468.181




Il discorso del Re
€ 953.086





Vallanzasca - Gli angeli del male
€ 628.731




Animals United 3D
€ 480.478




The Green Hornet
€ 409.293




Vi presento i nostri
€ 401.297




Hereafter
€ 300.447

Fonte: FilmUp

domenica 30 gennaio 2011

CULT MOVIE: Sabrina



Titolo: Sabrina
id., USA 1954
Cast: Audrey Hepburn, Humphrey Bogart, William Holden
Sceneggiatura: Samuel A. Taylor, Billy Wilder, Ernest Lehman
Produzione: Paramount Pictures
Regia: Billy Wilder
Durata: 100'

Sabrina Fairchild (Audrey Hepburn) è una fanciulla timida è un po’ goffa. Figlia dell’autista della famiglia Larrabee, è da sempre innamorata del giovane rampollo David (William Holden) che però non la degna neanche di uno sguardo. Sabrina passa le serate spiando le sontuose feste organizzate nella villa, sognando di ballare stretta a David. Questo amore impossibile la spinge a compiere un gesto inconsulto: in procinto di partire per Parigi, capisce che non potrai mai coronare il suo sogno d’amore e decide di togliersi la vita nel garage della tenuta Fortunatamente viene salvata da Larry (Humprey Bogart), fratello di David dedito solo agli affari. Sabrina parte per frequentare una scuola di cucina e se all’inizio è ancora persa nei suoi pensieri per via di David, dopo qualche tempo ricomincia a vivere e il brutto anatroccolo si trasforma in uno splendido cigno. Tornata a casa, David non la riconosce e perde la testa per lei, ma sta per sposarsi per la quarta volta e Larry teme che il suo mancato matrimonio comprometta i suoi affari. Così architetta un piano per poter far partire nuovamente Sabrina per Parigi. Passando del tempo con lei, Larry capisce che non è la classica cacciatrice di dote e Sabrina scopre che Larry non è così burbero come sembra…

Sabrina è il decimo film del cineasta Billy Wilder. Partita come una fiaba narrata dalla protagonista, Wilder abbandona il suo feroce sarcasmo e il suo cinismo per confezionare una sophisticated comedy elegante e romantica. Un po’ brutto anatraccolo, un po’ Cenerentola, Sabrina è l’ultima romantica in una società, quella del capitalismo, che considera il matrimonio tra un’esponente della lower class e un esponente della high society come le “azioni dei sovversivi e assassini”. Wilder dosa sapientemente la purezza del personaggio interpretato splendidamente da Audrey Hepburn con il cinismo del potere del dio dollaro. Sabrina sogna di vivere il suo amore con il viziato e scapestrato David e non è interessata al suo status sociale. Ma la realtà non da spazio ai sentimentalismi e Wilder ce lo ricorda concentrando la sua “anima cinica” sui personaggi della servitù in particolare con il personaggio di Thomas Fairchild, il padre di Sabrina. Sabrina sogna e ha la testa tra le nuvole, ma Thomas ha i piedi ben piantati per terra e ricorda che ognuno deve rimanere al proprio posto (suddividendo le classi sociali fra un sedile anteriore, uno posteriore diviso da un finestrino, affermando che puoi mescolarti tra i facoltosi, ma alla fine devi pur sempre ritornare al “tuo posto”). Sabrina è una ragazza dai sentimenti un po’ retrò ma allo stesso tempo moderna: se ne infischia delle leggi sociali e nel corso della sua favola si trasforma da ragazza impacciata figlia di un’autista, in una signora di classe grazie alla “cura parigina”, creando una sorta di spartiacque tra le due classi sociali. Wilder sovverte i principi classici della favola: mette in un angolo il principe azzurro incarnato da David, playboy pluri divorziato e fa innamorare la sua eroina del maturo e saggio Larry. Larry incarna il tipico capitalista che proviene dal New Deal voluto da Roosevelt, sposato con il lavoro e di romantico non ha proprio nulla e in nome degli affari si prodiga nel sabotare l’amore tra la bella fanciulla e il fratello che deve ancora crescere. Ma sotto la patina di uomo duro si nasconde una persona cara che alla fine si scioglie di fronte all’innocenza ancora intatta di Sabrina. Billy Wilder dimostra di saper confezionare un gioiellino della commedia sofisticata, ma con un pizzico di cattiveria e caustico tipico del suo stile.


sabato 29 gennaio 2011

LE USCITE DELLA SETTIMANA


Titolo: Il discorso del re
Cast: Colin Firth, Helena Bonham Carter, Geoffrey Rush, Guy Pearce
Regia:
Tom Hooper
Durata: 111’

Duca di York e secondogenito di re Giorgio V, Bertie è afflitto dall'infanzia da una grave forma di balbuzie che gli aliena la considerazione del padre, il favore della corte e l'affetto del popolo inglese. Bertie suo malgrado dovrà salire al trono dopo il rifiuto di suo fratello, ma l'affetto di sua moglie e un logopedista australiano lo aiuteranno nella sua battaglia contro la balbuzie.



Titolo: The Green Hornet
Cast: Seth Rogen, Jay Choum Cameron Diaz, Christoph Waltz, Edward Furlong
Regia: Michel Gondry
Durata: 120’
Erede di una potente famiglia a capo di uno dei giornali più importanti della città, lasciato orfano dalla madre quando era piccolo e di nuovo alle prese con il lutto paterno in età adulta, Britt Reid è di colpo costretto a fare qualcosa della sua vita, dopo aver vissuto a lungo di baldorie inconcludenti. Grazie all'aiuto di Kato, un suo coetaneo talentuoso e tremendamente inventivo che il padre sottoutilizzava come meccanico, si trasformerà in il Calabrone Verde, un giustiziere che si finge criminale per combattere meglio il crimine.



Titolo: Parto col folle
Cast: Robert Downey Jr., Zach Galifianakis, Michelle Monaghan, Juliette Lewis, Jamie Foxx
Regia: Todd Philips
Durata: 93'

Peter Highman è un architetto in trasferta ad Atlanta per lavoro. Non appena apprende dalla moglie che il parto del suo primogenito è imminente prende il primo volo per fare ritorno a Los Angeles. Sull’aereo però una seria di equivoci con un passeggero piuttosto irritante fa sì che venga scambiato per un terrorista e costretto a scendere. Senza soldi e senza documenti Peter vuole cercare comunque di partire. L’unico con cui può viaggiare è proprio la causa dei suoi guai: Ethan Tremblay, un aspirante attore con cane e ceneri paterne al seguito.



Titolo: Febbre da fieno
Cast: Andrea Bosca, Diane Fleri, Giulia Michelini, Camilla Filippi
Regia: Laura Luchetti
Durata: 100’

Camilla si innamora di Matteo la prima volta che lo vede, in controluce, mentre si chiudono le porte dell'ambulanza che l'ha soccorsa dopo un incidente in motorino. Matteo, però, pensa ancora a Giovanna, l'ex fidanzata che si è scoperta gay. Insieme, Matteo e Camilla lavorano in un negozio di modernariato e abiti vintage, il Twinkled. Con loro ci sono Stefano, il proprietario, in crisi con la moglie e con i debiti da saldare, e Franki, che scrive lettere d'amore bellissime per un uomo impossibile, perché così se non risponde “fa meno male”.

giovedì 27 gennaio 2011

NEWS: Nomination agli Oscar 2011


Sono uscite le nomination degli Oscar 2011, che si terranno il 27 febbraio. la serata sarà condotta da Anne Hathaway e James Franco.
La parte del leona la fa Il discorso del re con ben 12 nomination tra cui miglior film, sceneggiatura, miglior regia (Tom Hooper), miglior attore protagonista (Colin Firth) e non protagonisti (Helena Bhonam Carter e Geoffrey Rush).
I fratelli Coen si aggiudicano ben 10 nomination con Il grinta, remake del celebre western interpretato da John Wayne. Regia, film, sceneggiatura e miglior attore per Jeff Bridges che potrebbe uguagliare il record di due Oscar di fila ottenuti solo da Spencer Tracy e Tom Hanks. The Social Network si accoda con 8 nomination tra le categorie più importanti e Jesse Eisemberg potrebbe diventare il più giovane attore vincitore di un Academy Awards, superando il record di Adrien Brody (che lo vinse a 29 anni per Il pianista), ma James Franco (per 127 Hours), Jeff Bridge, Firth e Javier Bardem (per Biutiful) gli daranno filo da torcere.
A contendersi il premio per il miglior film ci sono tra gli altri Black Swan di Darren Aronosfsky e Inception di Christopher Nolan, clamorosamente escluso nella categoria miglior regista. Per la miglior attrice Natalie Portman (Black Swan) se la dovrà vedere con Annette Bening (The Kids Are Alright) e Nicole Kidman (The Rabbit Hole); ma potrebbe spuntarla l'outsider Michell Williams (Blue Valentine).
Buone chance per Christian Bale (nomination non protagonista per The Fighter) e Melissa Leo (anche lei per The Fighter). Escluso il film di Virzì, La prima cosa bella, tra i migliori film stranieri.

Le nomination:

Miglior film
Il Cigno Nero (Black Swan)
Prodotto da Mike Medavoy, Brian Oliver e Scott Franklin

The Fighter
Prodotto da David Hoberman, Todd Lieberman e Mark Wahlberg

Inception
Prodotto da Emma Thomas e Christopher Nolan

I Ragazzi Stanno Bene (The Kids are All Right)
Prodotto da Gary Gilbert, Jeffrey Levy-Hinte e Celine Rattray


Il Discorso del Re (The King’s Speech)
Prodotto da Iain Canning, Emile Sherman e Gareth Unwin

127 Ore (127 Hours)
Prodotto da Christian Colson, Danny Boyle e John Smithson

The Social Network
Prodotto da Scott Rudin, Dana Brunetti, Michael De Luca e Ceán Chaffin

Toy Story 3
Prodotto da Darla K. Anderson

Il Grinta (True Grit)
Prodotto da Scott Rudin, Ethan Coen e Joel Coen

Winter’s Bone
Prodotto da Anne Rosellini e Alix Madigan-Yorkin

Miglior regia
Il Cigno Nero – Darren Aronofsky
The Fighter – David O. Russell
Il Discorso del Re – Tom Hooper
The Social Network – David Fincher
Il Grinta – Joel Coen e Ethan Coen

Miglior attore protagonista
Javier Bardem – Biutiful
Jeff Bridges – Il Grinta
Jesse Eisenberg – The Social Network
Colin Firth – Il Discorso del Re
James Franco – 127 Ore

Miglior attrice protagonista
Annette Bening – I Ragazzi Stanno Bene
Nicole Kidman – Rabbit Hole
Natalie Portman – Il Cigno Nero
Michelle Williams – Blue Valentine
Jennifer Lawrence – Winter’s Bone

Miglior attore non protagonista
Christian Bale – The Fighter
John Hawkes – Winter’s Bone
Jeremy Renner – The Town
Mark Ruffalo – I Ragazzi Stanno Bene
Geoffrey Rush – Il Discorso del Re

Miglior attrice non protagonista
Amy Adams – The Fighter
Helena Bonham Carter – Il Discorso del Re
Melissa Leo – The Fighter
Hailee Steinfeld – Il Grinta
Jackie Weaver – Animal Kingdom

Miglior sceneggiatura originale
Another Year – scritto da Mike Leigh
The Fighter – scritto da Scott Silver, Paul Tamasy & Eric Johnson; storia di Keith Dorrington & Paul Tamasy & Eric Johnson
Inception – scritto da Christopher Nolan
I Ragazzi Stanno Bene – scritto da Lisa Cholodenko & Stuart Blumberg
Il Discorso del Re – scritto da David Seidler

Miglior sceneggiatura non originale
127 Ore – scritto da Danny Boyle & Simon Beaufoy
The Social Network – scritto da Aaron Sorkin
Toy Story 3 – scritto da Michael Arndt; storia di John Lasseter, Andrew Stanton e Lee Unkrich
Il Grinta – scritto da Joel Coen & Ethan Coen
Winter’s Bone – scritto da Debra Granik & Anne Rosellini

Miglior cartone animato
Dragon Trainer
The Illusionist
Toy Story 3

Miglior film straniero
Biutiful – Messico
Dogtooth – Grecia
In a Better World – Danimarca
Incendies – Canada
Outside the Law (Hors-la-loi) – Algeria

Miglior documentario
Exit through the Gift Shop – Banksy e Jaimie D’Cruz
Gasland Josh Fox e Trish Adlesic
Inside Job – Charles Ferguson e Audrey Marrs
Restrepo – Tim Hetherington e Sebastian Junger
Waste Land – Lucy Walker e Angus Aynsley Miglior cortometraggio
The Confession – Tanel Toom
The Crush – Michael Creagh
God of Love – Luke Matheny
Na Wewe – Ivan Goldschmidt
Wish 143 – Ian Barnes e Samantha Waite

Miglior cortometraggio-documentario
Killing in the Name
Poster Girl
Strangers No More – Karen Goodman e Kirk Simon
Sun Come Up – Jennifer Redfearn e Tim Metzger
The Warriors of Qiugang – Ruby Yang e Thomas Lennon

Miglior cortometraggio d’animazione
Day & Night – Teddy Newton
The Gruffalo – Jakob Schuh e Max Lang
Let’s Pollute – Geefwee Boedoe
The Lost Thing – Shaun Tan e Andrew Ruhemann
Madagascar, carnet de voyage (Madagascar, a Journey Diary) – Bastien Dubois

Migliori scenografie
Alice in Wonderland
Production Design: Robert Stromberg; Set Decoration: Karen O’Hara

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1
Production Design: Stuart Craig; Set Decoration: Stephenie McMillan

Inception
Production Design: Guy Hendrix Dyas; Set Decoration: Larry Dias and Doug Mowat

Il Discorso del Re
Production Design: Eve Stewart; Set Decoration: Judy Farr

Il Grinta
Production Design: Jess Gonchor; Set Decoration: Nancy Haigh

Miglior direzione della fotografia
Il Cigno Nero – Matthew Libatique
Inception – Wally Pfister
Il Discorso del Re – Danny Cohen
The Social Network – Jeff Cronenweth
Il Grinta – Roger Deakins Migliori costumi
Alice in Wonderland – Colleen Atwood
Io Sono l’Amore – Antonella Cannarozzi
Il Discorso del Re – Jenny Beavan
The Tempest – Sandy Powell
Il Grinta – Mary Zophres Miglior montaggio
Il Cigno Nero – Andrew Weisblum
The Fighter – Pamela Martin
Il Discorso del Re – Tariq Anwar
127 Ore – Jon Harris
The Social Network – Angus Wall e Kirk Baxter Miglior makeup
La Versione di Barney – Adrien Morot
The Way Back – Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng
The Wolfman – Rick Baker e Dave Elsey

Migliori musiche
Dragon Trainer – John Powell
Inception – Hans Zimmer
Il Discorso del Re – Alexandre Desplat
127 Ore – A.R. Rahman
The Social Network – Trent Reznor e Atticus Ross

Miglior canzone originale
“Coming Home” da “Country Strong”
Musiche e testi di Tom Douglas, Troy Verges e Hillary Lindsey

“I See the Light” da “Rapunzel”
Musiche di Alan Menken, testi di Glenn Slater

“If I Rise” da “127 Ore”
Musiche di A.R. Rahman, testi di Dido e Rollo Armstrong

“We Belong Together” da “Toy Story 3″
Musiche e testi di Randy Newman

Miglior montaggio effetti sonori
Inception – Richard King
Toy Story 3 – Tom Myers e Michael Silvers
Tron: Legacy – Gwendolyn Yates Whittle e Addison Teague
Il Grinta – Skip Lievsay e Craig Berkey
Unstoppable – Mark P. Stoeckinger

Miglior sonoro
Inception – Lora Hirschberg, Gary A. Rizzo e Ed Novick
Il Discorso del Re – Paul Hamblin, Martin Jensen e John Midgley
Salt – Jeffrey J. Haboush, Greg P. Russell, Scott Millan e William Sarokin
The Social Network – Ren Klyce, David Parker, Michael Semanick e Mark Weingarten
Il Grinta – Skip Lievsay, Craig Berkey, Greg Orloff e Peter F. Kurland

Migliori effetti visivi
Alice in Wonderland – Ken Ralston, David Schaub, Carey Villegas and Sean Phillips
Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I – Tim Burke, John Richardson, Christian Manz e Nicolas Aithadi
Hereafter – Michael Owens, Bryan Grill, Stephan Trojanski e Joe Farrell
Inception – Paul Franklin, Chris Corbould, Andrew Lockley e Peter Bebb
Iron Man 2 – Janek Sirrs, Ben Snow, Ged Wright e Daniel Sudick


lunedì 24 gennaio 2011

RECENSIONE: The Tourist



Titolo: The Tourist
Id., USA/Francia
Cast: Johnny Depp, Angelina Jolie, Paul Bettany, Timothy Dalton, Christian De Sica.
Sceneggiatura: Julian Fellowes, Christopher Mc Quarrie
Regia: Florian Henkel Von Donnesmark
Durata: 105'

Una donna affascinante e misteriosa (Angelina Jolie) è spiata dai servizi segreti inglesi. Elise, questo è il suo nome, è tanto bella quanto astuta e riesce a sviare chi la sta pedinando, tanto da riuscire a prendere un treno per Venezia dopo aver letto e bruciato un enigmatico messaggio.
Sul treno incontra Frank Tupelo (Johnny Depp), anonimo professore di matematica del Wisconsin, in viaggio per Venezia per superare una delusione d’amore. Elise si avvicina e flirta con Frank, ma il professore non sa in che guaio è finito: irretito dalla bella sconosciuta, spera di avere una storia d’amore, ma finisce invischiato in un intrigo pieno di pericoli. Scambiato per un criminale, amante di Elise, Frank è inseguito dagli scagnozzi russi di un boss inglese e dalla polizia internazionale. Ma non tutto è quello che sembra...
The Tourist è la seconda prova registica del regista tedesco Florian Henkel Von Donnesmark. Reduce dal successo de il folgorante debutto con Le vite degli altri, The Tourist non è all’altezza del talentuoso cineasta. Gli ingredienti per un Sciarada del Ventunesimo secolo c’erano tutti: un regista premio Oscar, due sceneggiatori anch’essi premiati con l’Academy Awards (Julian Fellowes per Gosford Park e Christopher Mc Quarrie per I soliti sospetti); attori bravi e fascinosi (Angelina Jolie, quando non recita in commedie insipide e spy movie è dotata di buone capacità recitative e Johnny Depp di solito è una garanzia) e lo sfondo di Venezia, la meta italiana romantica per eccellenza. Tutte queste qualità buttate in un trhiller a metà strada tra spy story e commedia rosa colma di luoghi comuni (avvilente vedere Nino Frassica nei panni dell'ufficiale di polizia italiano che urla a Depp/Tupelo “Cornuto! Cornuto!”) e soprattutto poco ritmo.
L’inizio è promettente: Henkel Von Donnesmark strizza l’occhio alla sua prima creatura e crea uno scenario fatto di intercettazioni e spie, riempendo i primi di minuti di pathos in una signorile Parigi. L’eleganza è il punto di forza della pellicola a cominciare dal personaggio interpretato da Jolie: splendidi vestiti, capelli lunghi fluenti, acconciati in maniera impeccabile, trucco accurato, Jolie si muove come una mannequin. Pose plastiche e movenze da modella la rendono poco credibile nei momenti di azione e del suo vero ruolo all’interno del film. La sua “staticità” è quasi incomprensibile, così abiutata a saltare, picchiare come un uomo nei tanti film d’azione che ha interpretato (l’ultimo è Salt). Sembra come imbalsamata, inguainata in abiti di alta sartoria pronta a girare il celebre spot dei cioccolatini con il maggiordomo, più che in un film alla Bond (con tanto di cameo di Timothy Dalton).
Johnny Depp si trova un po’ spaesato per tutto il film e se all’inizio va bene per il ruolo imposto, dopo il colpo di scena finale sembra ancora chiedersi perché sia finito in questo film. Gli attori italiani (Neri Marcorè, Alessio Boni, Nino Frassica, Christian De Sica, Raul Bova) sono mal utilizzati, e se Christian De Sica dimostra di non saper fare solo i cinepanettoni scorreggioni, è Raul Bova il migliore, che con pochi secondi di apparizione e uno scambio di battute con Jolie risulta così charmant e a suo agio in una produzione americana.
The Tourist ha comunque il pregio di non avere colpi di scena a ripetizione per alimentare una suspence (che langue) e mescola bene la commedia con l’azione. Forse si doveva virare più sulla commedia, poiché la suspence latita e i colpi di scena non sono così emozionanti, appesantiti da una musica eccessiva al limite del fastidioso. Meno male che c’è la splendida cornice di Venezia, con il suo fascino aristocratico che da un tocco di retrò al film. The Tourist è un film che pretende di essere ambizioso, il tutto confezionato con estrema cura.
È come se fosse un bellissimo vestito griffato. Peccato che sia un falso.
Voto: 5
A.M.

sabato 22 gennaio 2011

FILMOGRAFIA: Angelina Jolie





NOME:
Angelina Jolie
ALL'ANAGRAFE: Angelina Jolie Voight
DATA DI NASCITA: 04/06/1975
LUOGO DI NASCITA: Los Angeles, California, Stati Uniti
PROFESSIONE: Attrice




(2011) Kung Fu Panda 2 - Tigress (voce)
(2010) The Tourist - Elise
(2010) Salt - Evelyn Salt
(2008) Changeling - Christine Collins
(2008) Kung Fu Panda - Master Tigress (voce)
(2008) Wanted - Scegli il tuo destino - Fox
(2007) Un cuore grande - Mariane Pearl
(2007) La leggenda di Beowulf - La madre di Grendel (voce)
(2006) The good shepherd - L'ombra del potere - Mrs. Wilson
(2005) Mr. & Mrs. Smith - Jane Smith
(2004) Shark tale - Lola (voce)
(2004) Alexander - Olympia
(2004) The fever - Rivoluzionaria
(2004) Sky Captain and the world of tomorrow - Capitano Franky Cook
(2004) Identità violate - Illeana
(2003) Amore senza confini - Beyond borders - Sarah Jordan
(2003) Tomb Raider 2 - Lara Croft
(2002) Una vita quasi perfetta - Lanie
(2001) Original sin - Julia Russel
(2001) Tomb Raider - Lara Croft
(2000) Fuori in 60 secondi - Sara Wayland
(1999) Ragazze interrotte - Lisa
(1999) Il Collezionista di Ossa - Amelia Donaghy
(1999) Pushing Tin - Mary Bell
(1998) Scherzi del cuore - Joan
(1998) Hell's Kitchen - Gloria McNeary
(1998) Gia (Film Tv) - Gia Carangi
(1997) Playing Hero - Claire
(1997) George Wallace (Film Tv) - Cornelia Wallace
(1996) Love Is All There Is - Gina Malacici
(1996) Foxfire - Margaret "Legs" Sadovsky
(1996) Mojave Moon - Ellie
(1995) Hackers - Kate Libby
(1995) Without Evidence
(1993) Cyborg 2: Glass Shadow - Cashy
(1982) Cercando di Uscire - Tosh

venerdì 21 gennaio 2011

LE USCITE DELLA SETTIMANA




Titolo: Immaturi
Cast: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Raoul Bova, Anita Caprioli.
Regia: Paolo Genovese.
Durata: 108’

Giorgio, Lorenzo, Piero, Luisa, Virgilio, Francesca: cosa hanno in comune questi trentottenni? 20 anni fa erano compagni di scuola. Ma sopratutto erano amici, erano un gruppo. Poi è successo qualcosa e il gruppo si è frantumato. Ma tra poco torneranno ad esserlo, almeno per qualche giorno: il Ministero della Pubblica Istruzione ha annullato il loro esame di maturità e lo dovranno rifare. Pena l’annullamento di tutti i titoli successivamente conseguiti.


Titolo: Qualunquemente
Cast: Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Luigi Maria Burruano.
Regia: Giulio Manfredonia
Durata: 96 minuti

Uno spettro si aggira per la Calabria: è lo spettro della legalità. Contro questo spiacevole inconveniente, rappresentato dal candidato sindaco di Marina di Sopra, certo De Santis, la parte “furba” del paese schiera l'uomo della provvidenza: Cetto La Qualunque. Volgare, disonesto, corrotto, ma soprattutto fiero di essere tutto questo e molto di peggio, Cetto prima ricorre alle intimidazioni mafiose, poi a dosi inimmaginabili di propaganda becera, quindi assolda uno specialista. Il fine, e cioè la vittoria alle elezioni, giustifica interamente i mezzi utilizzati.


Titolo: Vallanzasca-gli angeli del male
Cast: Kim Rossi Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi, Francesco Scianna
Regia: Michele Placido
Durata: 125’

1985. Renato Vallanzasca, 35 anni, è detenuto in isolamento nel carcere di Ariano Irpino. È lui stesso a raccontarci le sue prime imprese adolescenziali che gli frutteranno la prima reclusione nel carcere minorile. È l'inizio di una carriera che, con il supporto di alcuni amici d'infanzia, lo condurrà a divenire "il boss della Comasina". All'inizio degli Anni Settanta inizia ad insidiare il dominio, fino allora incontrastato di Francis Turatelo ma la rapina a un portavalori gli procura un arresto con conseguente evasione dopo quattro anni e mezzo.



Titolo: Animal United 3D
Regia: Reinhard Klooss, Holger Tappe.
Durata 93 minuti

Nel Delta dell'Okavango, in Botswana, la mangusta Billy, un padre di famiglia immaturo e bighellone, e il suo unico amico Socrates, il leone, avendo atteso invano l'annuale piena, decidono di mettersi in viaggio per andare a cercare l'acqua. Fa loro compagnia, on the road, un manipolo di animali distanti per specie e geografia, riuniti solo dall'emergenza e dal comune coraggio. Il nemico è sempre lui, l'uomo, armato di fucile e d'intenzioni stupidamente autodistruttive.


mercoledì 19 gennaio 2011

STAR GOSSIP: Nicole Kidman



Nicole Kidman è diventata mamma di una bambina, Faith Margareth, il 28 dicembre 2010. La notizia è stata diffusa dall'attrice stessa solo pochi giorni fa. Sposata con il cantante country di origine neozelandese Keith Urban, Nicole Kidman è ricorsa alla tecnica della madre surrogata, pratica molto diffusa negli Stati Uniti. Dopo Connor e Isabella, adottati insieme il suo ex marito Tom Cruise, e la piccola Sunday Rose di due anni (avuta con una gravidanza naturale con Urban), Nicole ha allargato la sua famiglia. Congratulazioni alla neo mamma!

lunedì 17 gennaio 2011

NEWS: Golden Globes winners.



Dopo gli scandali legati alla scelta di alcune pellicole che, sulla carta, non meritano la nomination, ma in qualche modo la ottengono, e alla critica mossa al capo dell'associazione della stampa estera Philip Berk riguardo al mancato ampliamento dei votanti e soprattutto all'incapacità di frenare la corruzione dilagante,;è ora di annunciare i vincitori dei Golden Globes 2011, considerati da anni l'anticamera degli Oscar.
La parte del leone tocca a The Social Network di David Fincher, pellicola incentrata sulla nascita di Facebook. Il film di Fincher vince nelle categorie più importanti: miglior film drammatico, miglior regia miglior scenggiatura e miglior colonna sonora; lasciando a bocca asciutta Inception di Christopher Nolan, il grande sconfitto della serata , insieme alla delusione per 127 Hours di Danny Boyle.
Il premio per il miglior film per la categoria commedia/musical, se lo aggiudica The Kids Are Alright, film sulla crisi di una coppia gay, che si aggiudica anche il globe per la miglior attrice Annette Bening, battendo la sua partner Julianne Moore.
Natalie Portman vince su Nicole Kidman, soffiandole il riconoscimento come miglior attrice protagonista per un film drammatico con Black Swan.
Il discorso del re, altro grande sconfitto, ha il suo premio di consolazione grazie a Colin Firth, miglior attore protagonista. L'attore britannico sta passando un momento d'oro dopo la Coppa Volpi e la nomination agli Academy Awards per A Single Man.
Finalmente um po' di luci della ribalta puntati su Paul Giamatti, miglior attore protagonista commedia/musical per La versione di Barney, e due outsider: Melissa Leo e Christian Bale, premiati come miglior attori non protagonisti per The Fighter.
Toy Story batte Rapunzel e si porta a casa il premio miglior film di animazione. Delusione per l'italiano Io sono l'amore di Luca Guadagnino a favore del danese In un mondo migliore di Susanne Bier.


Miglior film drammatico: The Social Network

Miglior film comico o musicale: The Kids Are All Right

Miglior regista: David Fincher, The Social Network

Miglior attore di un film drammatico: Colin Firth, The King’s Speech;

Miglior attrice di un film drammatico: Natalie Portman, Black Swan;

Miglior attore di un film comico o musicale: Paul Giamatti, Barney’s Version

Miglior attrice di un film comico o musicale: Annette Bening, The Kids Are All Right

Miglior sceneggiatura: Aaron Sorkin, The Social Network

Miglior attore non protagonista: Christian Bale, The Fighter

Miglior attrice non protagonista: Melissa Leo, The Fighter

Miglior colonna sonora originale: Trent Reznor, Atticus Ross, The Social Network

Miglior canzone originale: “You Haven’t Seen the Last of Me,” (scritta da Diane Warren), Burlesque

Miglior film in lingua straniera: In un mondo migliore

Miglior film animato: Toy Story 3