sabato 11 gennaio 2014

Music Review: Dandy Warhols - Not If You Were the Last Junkie on Earth



Titolo:
Not if You Were the Last Junkie on Earth
Gruppo: The Dandy Warhols
Regia: David LaChapelle
Durata: 3'12"

Ecco  voi lo spettacolo della vita in addiction in salsa pop: un presentatore stralunato apre il sipario dando l'avvio ad uno spettacolo con ballerini post punk usciti dagli anni Ottanta per l'occasione, vestiti di nero e rosso. Una carrellata mostra un gruppo musicale che suona mentre i ballerini danzano creando una coreografia perfetta. Il conduttore presenta una sorta di televendita con tanto di modella vestita con una tutina tigrata, mostrando mr. Junkie, ragazzo clown che soffre per la dipendenza dagli stupefacenti. Mr Junkie è triste si sente male ed è inginocchiato di fronte ad un w.c.
I danzatori cambiano look vestendo di viola e continuano a ballare, facendo da intermezzo per la prossima televendita. La modella, vestita con un abito lungo fucsia, mostra il prodotto in vendita: un'auto sportiva avvolta dalle fiamme, il montaggio alternato mostra i ballerini e mr. Junkie che si sente ancora male; intanto la band continua a suonare. Terza coreografia dei danzatori con un look che vira sull'azzurro, il montaggio alternato mostra mr. Junkie avvilito e sempre più triste. Tre Siringhe "sgambettanti" scendono le scale e creano una coreografia tipo can-can.
I ballerini tornano con una nuova coreografia, questa volta con top giallo, minigonna e pantaloni a scacchi bianchi e neri e ballano in mezzo al gruppo. Infermieri mascherati spingono barelle, ci salgono sopra e creano a loro volta una coreografia, enfatizzati dal plongeè. Il presentatore pazzo apre il sipario per la terza televendita: un funerale, con la testimonial vestita a lutto che arriva con un carro funebre bianco, anche questo da pubblicizzare. Il montaggio alternato mostra i ballerini, gli infermieri, le siringhe saltellanti per poi arrivare alla modella che con professionalità mostra due lapidi, forse una è in omaggio. Fine dello show.
Benvenuti nell'universo pop di David Lachapelle. Il fotografo della rivista di culto Interwiew e allievo dell'esponente della Pop Art Andy Wharol esordisce nel mondo dei videoclip, firmando il video dei Dandy Warhols Not if You Were the Last Junkie on Earth. Definito il Fellini della fotografia, David LaChapelle trasferisce la sua visione colorata e provocatoria che caratterizzano le sue opere.
Il regista crea un musical macabro e provocatorio, coloratissimo con il dominio del fucsia (caratteristica che diventerà una sorta di impronta nei clip successivi), del viola, del giallo, colori accesi per accentuare la vena pop del singolo e per creare un mondo irreale. LaChapelle inventa una sorta di programma televisivo trash, con un anchorman che strabuzza gli occhi e fa le smorfie, affiancato da una modella rifatta perfettaemente in tono con lo show. LaChapelle lancia una frecciata ai programmi tv squallidi probabilmente molto in voga negli States, e si serve di questo escamotage per mostrare la parabola drammatica di mr. Junkie un ragazzo schiavo dell'eroina che finisce per morire di overdose.
Il tutto è rappresentato provocatoriamente come un musical creando splendide coreografie con ballerini vestiti in stile '80 con capelli cotonati, fasce, colori accesi, tipici di quell'epoca glitterata e tanto celebrata negli USA (così come in Italia ai tempi della "Milano da bere") e con ciniche televendite dove in "vendita" è la vita di questo ragazzo schiavo della droga. Le coreografie magnifiche e, perché no, divertenti con ballerine travestite da siringhe che saltano e ballano, che significano i demoni di mr. Junkie, il ragazzo eroinomane. L'escalation nel mondo oscuro della droga continua con la danza macabra degli infermieri, per poi arrivare al limite del cattivo gusto con la pubblicità del suo funerale.
David LaChapelle con il suo primo videoclip dimostra un'ottima conoscenza del linguaggio cinematografico e mostra la sua voglia di provocare, di stupire e di dissacrare ( e massacrare) la società americana nei suoi (tanti) vizi e (poche) virtù.



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